Stante il concetto che un orizzontamento debba assolvere la funzione propria di sopportare sovraccarichi accidentali specifici (carichi statici), l’esigenza sentita per soddisfare le nuove normative sulla sismica lo pone necessariamente di fronte a valutazioni che ne comprovino la capacità dissipativa (sollecitazioni dinamiche).
Pur mantenendo invariata l’impostazione generale del sistema classico, basata sul travetto con elemento interposto e getto superiore di completamento, il Solaio Compound non solo dimezza i pesi propri strutturali ma offre la possibilità di dissipare l’energia derivante da un’azione sismica.
L’interazione legno-cls, in questo caso infatti, si basa sulla scelta del grado di connessione che è in funzione del rapporto voluto tra dissipazione viscosa e dissipazione isteretica.
Più specificatamente il peso contenuto di questo tipo di orizzontamento determina una logica e significativa riduzione nel dimensionamento di tutte le strutture verticali sollecitandole in misura inferiore mentre il sistema di scorrimento tra i due componenti legno e calcestruzzo contribuisce a dissipare l’energia in caso di eventi di notevole intensità, fino alla eventuale totale sconnessione.
Solaio misto legno calcestruzzo a norma
Le Norme Tecniche per le costruzioni definiscono i principi per il progetto, l’esecuzione ed il collaudo delle costruzioni, nei riguardi delle prestazioni loro richieste in termini di requisiti essenziali di resistenza meccanica e stabilità.
L’attuale revisione delle Norme Tecniche 2018 che segue le vecchie NTC2008, apporta numerose e significative modifiche che tengono conto in modo particolare della sismicità del territorio italiano.
Un aspetto centrale è quello della scelta del metodo d’analisi con una risposta duttile della costruzione e della sua capacità a prezzo di deformazioni crescenti.
Per conseguire quindi sezioni, elementi, collegamenti ed in generale strutture duttili si possono utilizzare accortezze costruttive qualunque sia l’azione che produce la domanda progettando in capacità (capacity design).
Per la sezione si passa dal valutare la capacità alle sole resistenze puntuali ed in termini di tensioni (metodo tensioni ammissibili) al valutarla riferendosi alle resistenze di sezione (metodo a rottura).
Si accettano dunque deformazioni plastiche (anche permanenti) con conseguenti riduzioni di rigidezza.