Premessa fondamentale è che il legno, essendo un cattivo conduttore di calore e permanendo sostanzialmente invariata la sua temperatura appena sotto la superficie interessata dalla combustione, preserva il sovrastante strato dall’azione diretta del fuoco.
A differenza di altri materiali come l’acciaio che, sottoposto ad alte temperature perde velocemente la propria capacità portante, il legno è in grado di garantire in maniera progressiva la protezione degli strati interni attraverso la carbonizzazione di quelli esterni mantenendo intatta la capacità portante nella sezione residua.
Grazie alla sua bassa conducibilità termica, il legno funge inoltre da protezione alle connessioni metalliche che non perdono quindi le loro caratteristiche strutturali.
Nel caso di un’essenza largamente impiegata come l’Abete, la velocità di penetrazione della carbonizzazione è di 0,7 mm/min per il legno lamellare e 0,9 mm/min per il legno massello.
Il riferimento normativo è l’Eurocodice 5 parte 1–2 (EN 1995–1–2), dove vengono descritti nel dettaglio il metodo della sezione efficace ed il metodo delle proprietà meccaniche ridotte. La “SEZIONE EFFICACE RIDOTTA” intesa quale sezione resistente residua ridotta della effettiva carbonizzazione del legno a seguito di un incendio, è la grandezza introdotta nel testo normativo.
Nello specifico, per quanto concerne l’utilizzo del Solaio Compound® nelle verifiche di resistenza al fuoco, abbiamo la possibilità di creare le opportune protezioni del traliccio Bausta connesso all’estradosso delle travi attraverso l’applicazione di listelli sagomati e fissati ai fianchi delle stesse. In questo modo si mantengono inalterate le sezioni come da calcolo a freddo.